Progetto CanSat

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CanSat è un progetto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), rivolto agli studenti delle scuole secondarie.

Tratta principalmente argomenti di tecnologia, fisica e programmazione.
La competizione prevede il lancio di un razzo a 1.000m di altitudine. Arrivato alla quota di lavoro, dal razzo fuoriesce un satellite della grandezza di una lattina (Can – lattina + Sat - Satellite), il quale torna a terra attaccato a un paracadute, e inizia il vero e proprio esperimento scientifico e/o una dimostrazione tecnica-tecnologica.

Il satellite viene realizzato dagli studenti che si occupano di tutti gli aspetti: ideazione e progettazione dell’esperimento fino alla realizzazione pratica dei componenti meccanici, alla creazione del software e ai test del caso. I progetti selezionati da ESA avranno quindi la possibilità di affrontare un progetto spaziale di tipo satellitare su piccola scala.

Il nostro gruppo era composto da 4 ragazzi delle classi sperimentali dell’indirizzo di Conduzione del mezzo aereo, tre dei quali di terza e uno di quarta.

La missione primaria, imposta dalle linee guida, richiedeva la misurazione di parametri atmosferici durante la discesa, quali temperatura e pressione. La missione secondaria, proposta e ideata interamente dagli studenti, aveva l’obiettivo di rilasciare dei semi nel terreno, una volta arrivati a una determinata quota di riferimento.

A corredo della missione vi era la richiesta di garantire un buon livello di comunicazione per garantire visibilità al progetto, implementato dai ragazzi con i principali social media in (Tiktok, Instagram e Twitter).

Sulla base di questa idea, il team è stato selezionato nel gruppo dei dieci finalisti che hanno avuto la possibilità di partecipare alla campagna di lancio nazionale, tenutasi presso l’aviosuperficie di Molinella (BO), nel weekend tra il 10 e il 12 maggio 2024.

Durante questi mesi di lavoro gli studenti hanno avuto modo di acquisire competenze durante lo sviluppo stesso, secondo metodologia learn by doing, hanno acquisito familiarità con la metodologia IBSE (Inquiry Based Science Education), hanno acquisito e rinforzato conoscenze di tecnologia, fisica, modellazione e stampa 3D, elettronica e programmazione e hanno capito l’importanza del lavoro di squadra e del coordinamento tra i vari membri del team.

Che dire: esperienza indimenticabile e tante competenze in più nel serbatoio culturale di ognuno, complimenti ragazzi!

Iniziativa di Esero Italia, in collaborazione con European Space Agency e Agenzia Spaziale Italiana resa possibile grazie all’organizzazione dell’associazione INFINI-TO Planetario di Torino.

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