Filiera tecnico-professionale 4+2 - Parliamo di quadriennale

Orientamento e innovazione

Filiera Tecnico-Professionale 4+2 Focus

Un modello che punta su continuità, orientamento e specializzazione progressiva, valorizzando tempo, competenze e ambizioni degli studenti.

Legenda

· Filiera Tecnico-Professionale 4+2
· Contributo del Dirigente Scolastico Alfonso D'Ambrosio
· Riferimenti normativi

Diploma in 4 anni: è un titolo di studio di istruzione secondaria di secondo grado a tutti gli effetti. Dopo il conseguimento, lo studente può proseguire negli ITS Academy, iscriversi all’Università oppure inserirsi nel mondo del lavoro.

Dati in sintesi

Indicatore	Quadriennale	Quinquennale
Voto esame di terza media (ingresso)	8,60 (più alto)	8,41
Voto di maturità (uscita)	85,63 (più alto)	83,86
Profilo degli studenti	Scelto da studenti motivati e con buone basi	Percorso più tradizionale
Scelte post-diploma	Più iscritti all’università	-
Esiti universitari	Voti universitari solidi	-
Avvio del percorso	Partenza graduale, ma sicura	-

Interpretazione: questi elementi suggeriscono una naturale autoselezione positiva. Il quadriennale non è una scorciatoia: è una scelta consapevole, fatta da studenti che sanno di affrontare un percorso intenso e formativo.

· Filiera Tecnico-Professionale 4+2

Che cos'è la filiera 4+2

La filiera 4+2 integra in modo coerente scuola superiore e formazione terziaria, offrendo un percorso chiaro e progressivo.

La filiera 4+2 prevede:

4 anni di scuola secondaria di secondo grado, con un curricolo tecnico solido e intensivo;
2 anni di formazione terziaria, negli ITS Academy, fortemente collegati alle competenze richieste dal sistema produttivo.

In sintesi: un modello che punta a continuità, orientamento e specializzazione progressiva.

Perché il quadriennale è un tassello strategico

Il quadriennale rafforza l'orientamento e anticipa l'accesso a percorsi post-diploma, mantenendo alta la qualità della preparazione.

Il quadriennale:

anticipa l'ingresso nei percorsi post-diploma;
rafforza l'orientamento già durante la scuola superiore;
prepara studenti consapevoli, pronti a scegliere tra università, ITS e lavoro qualificato.

È un percorso pensato per studenti motivati, disposti a sostenere un impegno intenso in cambio di una formazione mirata e moderna.

Università, ITS, lavoro: un'unica traiettoria

La forza della filiera 4+2 è la pluralità di sbocchi, tutti qualificati e coerenti con il percorso svolto.

All'interno della filiera 4+2:

l'università resta una scelta pienamente accessibile;
gli ITS Academy rappresentano una prosecuzione naturale per molti indirizzi tecnici;
il collegamento con il mondo del lavoro è strutturale, non occasionale.

Una scuola tecnica che guarda avanti

La filiera tecnico-professionale 4+2 risponde a un'esigenza chiara: competenze solide, aggiornate e spendibili.

La filiera tecnico-professionale 4+2 risponde a un'esigenza chiara: formare competenze solide, aggiornate e spendibili, senza rinunciare alla qualità culturale e educativa.

Il quadriennale non è una scorciatoia, ma una scelta progettuale precisa, che valorizza il talento, il tempo e le ambizioni degli studenti.

· Approfondimento

Eduscopio: cosa misura davvero (e cosa invece non può dirci)

Testo a cura del Dirigente Scolastico Alfonso D'Ambrosio.

Eduscopio: cosa misura davvero (e cosa invece non può dirci)

In questi giorni molti giornali titolano: “Le migliori scuole secondo Eduscopio”.

È un’espressione efficace, ma profondamente fuorviante.

Eduscopio è uno strumento utile, serio, realizzato dalla Fondazione Giovanni Agnelli, ma non nasce per dire quali scuole “sono migliori”.

Nasce solo per osservare gli esiti dei diplomati dopo l’uscita dalla scuola superiore.

Che cosa misura, concretamente?

1. Per i licei e gli istituti tecnici orientati all’università:

la media dei voti ottenuti dagli ex studenti al primo anno di università;

la percentuale di crediti acquisiti (quanto sono “in pari”).

Questi due elementi vengono combinati in un unico indice: l’Indice FGA (FGA Fondazione Giovanni Agnelli).

In sintesi: “Come vanno i diplomati nei primi esami universitari?”

2. Per i tecnici e i professionali orientati al lavoro:

se trovano un’occupazione dopo il diploma;

quanto tempo impiegano;

se il lavoro è coerente con gli studi.

Sono dati importanti, certo.

Sono dati su cui ogni scuola ha il dovere di riflettere.

Ma descrivono solo una parte del lavoro di una scuola.

Perché questi dati non bastano per dire chi è “migliore”?

Per tre motivi molto semplici.

1️⃣ Eduscopio non misura la qualità della didattica.

Non osserva:

come si insegna nelle classi;

quali metodologie vengono utilizzate;

come si lavora sulle competenze;

la qualità delle relazioni educative;

il livello di personalizzazione.

Una scuola può avere risultati universitari altissimi e, al tempo stesso, una didattica povera o molto selettiva.

Un’altra può lavorare in modo eccellente sulla crescita di tutti gli studenti, anche di quelli più fragili, e avere esiti post-diploma meno immediati.

2️⃣ Eduscopio non misura inclusione, benessere e ambienti di apprendimento.

Non ci dice:

come una scuola accoglie chi è in difficoltà;

se gli studenti stanno bene, se si sentono ascoltati;

se ci sono ambienti innovativi, laboratori, didattica attiva;

se la scuola è davvero una comunità educante.

Eppure questi aspetti sono spesso ciò che cambia la vita di uno studente.

3️⃣ Gli esiti di Eduscopio sono influenzati dal contesto sociale.

È inevitabile:

le scelte universitarie, la regolarità negli studi, la velocità con cui si trova lavoro dipendono anche dal background familiare, dalle opportunità del territorio, dalle risorse economiche e culturali.

Eduscopio lo sa, lo dichiara, e infatti invita a leggere i dati con cautela.

Allora a cosa serve Eduscopio?

Serve a riflettere sui risultati, a capire:

se i diplomati proseguono gli studi con efficacia;

se trovano lavoro coerente;

quali traiettorie seguono dopo la scuola.

Serve come indicatore di esito, non come classifica di merito.

Ripetiamo: INDICATORE DI ESITO NON COME CLASSIFICA DI MERITO!

E cosa non ci dirà mai?

Eduscopio non potrà mai dirci:

dove gli studenti stanno meglio;

dove si impara a collaborare, a pensare, a crescere;

dove si costruisce una comunità inclusiva;

dove si accendono passioni e talenti;

dove un bambino o un adolescente trova adulti significativi.

E questo, per molte famiglie, vale più di qualsiasi punteggio.

Eduscopio è uno strumento prezioso, ma parziale.

Ci offre spunti, dati, domande utili.

Ma non racconta la complessità di una scuola, né può descrivere il lavoro quotidiano degli insegnanti, dei ragazzi, delle famiglie.

Le scuole non sono “migliori” o “peggiori”:

sono luoghi diversi, con storie, territori, studenti, missioni educative differenti.

· Riferimenti normativi

Riferimenti normativi e documenti MIM

Selezione di riferimenti istituzionali utili per inquadrare il modello della filiera tecnico-professionale 4+2 e i percorsi sperimentali.

Decreto Ministeriale n. 240 del 7 dicembre 2023 – Progetto nazionale di sperimentazione relativo all’istituzione della filiera formativa tecnico-professionale:
Pagina MIM · PDF
Decreto Ministeriale n. 256 del 16 dicembre 2024 – Attivazione dei percorsi sperimentali della filiera per l’a.s. e a.f. 2025/2026:
Pagina MIM · PDF
FAQ – Piano nazionale di sperimentazione (documento MIM):
PDF FAQ (MIM)
Decreto Ministeriale n. 221 del 14 novembre 2025 – Disposizioni e caratteristiche della filiera tecnico-professionale:
PDF (MIM)
Riforma ITS Academy – Legge 15 luglio 2022, n. 99 (testo ufficiale):
Normattiva

Nota: i riferimenti sono riportati per favorire trasparenza e consultazione diretta delle fonti istituzionali.

Notizie

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